di Enrico Oliari –
Vi sono preoccupazioni al Pentagono per il possibile impiego da parte degli ucraini dei missili a lungo raggio forniti dagli Usa e già giunti in Ucraina. I missili Atamcs (Army Tactical Missile System), di produzione della Lockheed-Martin, hanno una gittata di 300 km, e sarebbe intenzione delle forze ucraine di spararli all’interno del territorio russo, cosa che potrebbe avviare una pericolosa escalation.
I missili, giunti in Ucraina ben prima del voto del Congresso statunitense, fanno parte del pacchetto di “aiuti” da 61 miliardi di dollari voluto dall’amministrazione Biden, ma sono stati ceduti con le precise istruzioni di non lanciarli al di là del confine rurro.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che gli Usa sono “direttamente coinvolti” nel conflitto e responsabili delle conseguenze che l’impiego di tali armi comporterebbero, le quali si ripercuoteranno direttamente sull’Ucraina. Alla Ria Novsti Peskov ha dichiarato che “la Russia raggiungerà comunque gli obiettivi dell’Operazione speciale”.