di Guido Keller –
Il ministro degli Esteri della Lituania, Linas Linkevicius, ha reso noto che il manifestante ucraino filoeuropeista Dmitro Bulatov, di 35 anni, rifugiatosi a Vilnius in fuga dall’Ucraina, presenta “tracce evidenti di lunghe torture e d’un trattamento crudele”.
Butalov era stato prelevato da ignoti il 22 gennaio e rilasciato in una foresta vicino a Kiev il 30 gennaio: era uno degli animatori delle proteste contro la decisione del governo di Viktor Yanukovich di far aderire l’Ucraina all’Unione doganale di Vladimir Putin e non all’Unione europea, in realtà scelta obbligata dai 30 mld di dlr di debiti che il paese ha contratto con le banche russe e per le forniture di gas.
Linkevicius ha così affermato che “L’Unione europea dovrebbe chiedere a Kiev un’inchiesta indipendente e di prendere misure per punire i colpevoli”, delle torture inflitte a Butalov, al quale è stata mozzata persino una parte di orecchio.
