Marocco. Tunisia, Libia e Guinea chiedono a Mohammed VI cooperazione religiosa

di Belkassem Yassine –

mohammed VI del MaroccoIl re del Marocco Mohammed VI, Amir al-Mouminine (Capo dei credenti), ha dato il suo via libera all’avvio dei rapporti di cooperazione in campo religioso con Tunisia, Libia e Guinea Conakry . Lo riferisce il ministero di Habous e degli Affari Islamici marocchino.
Questi tre paesi africani avevano infatti inviato richieste in questo senso al ministero di Habous e degli Affari islamici del Marocco in considerazione della leadership religiosa del monarca non solo nel suo paese, ma nel mondo arabo e in tutto il continente africano. In particolare il ministero degli Affari religiosi della Tunisia ha chiesto a quello del Marocco di avviare corsi di formazione per gli imam tunisini e di usufruire dell’esperienza marocchina nell’architettura di costruzione delle moschee. I corsi si terranno in territorio marocchino e avranno lo scopo di valorizzare le competenze degli imam tunisini. Anche il governo della Guinea ha chiesto di poter inviare i propri imam a Rabat per seguire un corso analogo, così come una richiesta di questo tipo è giunta dall’Istituto per gli Imam di Tripoli, in Libia.
Il regno del Marocco è molto conosciuto per il suo attaccamento all’Islam moderato e ai valori della tolleranza: si tratta di un Paese che rifiuta ogni forma di estremismo e di intolleranza che possono minacciare la libertà di culto.