di Fabrizio Montagner –
Il presidente ucraino Viktor Yanukovich è stato oggi a Mosca dal presidente russo Vladimir Putin al quale, come se già con bastasse il credito di 30 miliardi di dollari con le banche russe e con la Gazprom per le forniture di gas, ha chiesto altri miliardi in prestito per far fronte alla crisi economica e per mettere a tacere le proteste filo-europeiste della piazza.
La somma richiesta sarebbe di 8,5 miliardi di euro, di cui 3,6 da erogarsi subito, anche per aver girato le spalle all’Unione europea ed aver legato il paese a doppio filo all’Unione doganale voluta da Mosca.
E proprio le parole del presidente russo che ha figurato l’Ucraina come un “Partner strategico” sono state sottolineate da Yanukovich con il concetto secondo cui “Non ci dobbiamo fermare, ma dobbiamo continuare a sviluppare la nostra partnership strategica”.
Il consulente del Cremlino, Andrei Belusov, ha comunque osservato che “La situazione in Ucraina è tale che, senza la concessione del credito, non può conservare la stabilità economica”, mentre per il capo della diplomazia europea, Chaterine Ashton, ha voluto far sapere da Bruxelles, di non credere che “i rapporti fra Unione europea e Russia stiano peggiorando, e la firma dell’accordo di associazione e di quello di libero scambio fra Ucraina e Ue non comprometterebbe la relazione di Kiev con Mosca”.
