UE. Agenda del Consiglio Affari esteri di domani a Bruxelles

Farnesina

imagePartenariato Orientale, Bosnia, Vicinato Meridionale (in particolare Libia, Egitto, Siria), Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC) e la preparazione del Consiglio Europeo di dicembre saranno i principali temi su cui si articoleranno i lavori del Consiglio Affari Esteri che vedrà riuniti domani a Bruxelles la Ministro Bonino insieme ai Ministri degli Esteri europei.
L’AR Ashton aprirà il Consiglio con considerazioni introduttive sugli ultimi sviluppi del negoziato P5+1 con l’Iran, sul Dialogo Serbia/Kosovo e sulla sua recente visita a Yangon nel quadro della Task Force EU-Birmania.
Il primo punto all’ordine del giorno sarà il Partenariato Orientale, su cui non sono previste conclusioni. La Ministro Bonino – fermo restando il riconoscimento per i risultati che l’Ucraina ha sinora raggiunto rispetto alle raccomandazioni dell’Unione Europea – sottolineerà la necessità di evitare premature fughe in avanti rispetto alla firma dell’Accordo di Associazione e di Libero Scambio. Sulla Georgia, la Titolare della Farnesina, metterà in rilievo come la recente elezione del presidente Margvelashvili potrà determinare un cambio di passo nei rapporti con le regioni separatiste e con la Russia ed evidenzierà anche la necessità che l’Europa incoraggi il proseguimento del dialogo con Mosca.
Dopo una breve informativa dell’AR Ashton sulla preparazione del Vertice UE-Cina, il Consiglio proseguirà con una discussione sulla Bosnia, su cui non sono previste conclusioni. Nel dibattito, al quale parteciperà anche il Commissario Fűle, la Ministro Bonino inviterà i colleghi ad una riflessione comune sulla necessità che Sarajevo dia risposte chiare alle richieste dell’UE e sulla situazione di stallo in cui si trova il Paese – in contrapposizione agli esempi di successo che hanno visto gli altri Paesi della regione avanzare nel loro percorso europeo.
A seguire, vi sarà una colazione di lavoro focalizzata sul Vicinato Meridionale e sulle tematiche migratorie. La discussione su questi temi sarà unificata e in questa occasione la Ministro Bonino illustrerà la proposta italiana di un impegno PSDC per il contrasto del traffico di esseri umani nel Mediterraneo e stimolerà una discussione politica sull’argomento con i Ministri degli altri Stati membri. Il Capo della Diplomazia italiana ribadirà quindi la necessità di un continuo e rinnovato impegno dell’Europa per favorire il processo di riconciliazione in Libia in questa difficile fase, mentre in relazione all’Egitto, rimarcherà l’importanza di un efficace coordinamento delle politiche nazionali, soprattutto con riferimento ad un approccio comune all’esportazione di materiali di armamento verso quel Paese. Sulla crisi in Siria, la Ministro Bonino confermerà nuovamente come non vi siano alternative al processo di Ginevra II e ad una soluzione politica, ricordando anche i recenti progressi delle opposizioni nell’avvicinamento alla Conferenza di Ginevra II, come testimoniato anche dal comunicato finale dell’Assemblea generale della SOC del 12 novembre. Il Consiglio adotterà conclusioni sulla Tunisia (senza discussione), sulla Libia e sull’impatto regionale del conflitto siriano.
Dopo la colazione di lavoro, si terrà la sessione di lavoro congiunta Esteri-Difesa, durante la quale saranno discusse le conclusioni sulla Politica di Sicurezza e Difesa Comune e la preparazione del Consiglio Europeo di dicembre. Il testo delle conclusioni sarà adottato congiuntamente dai Ministri degli Esteri e della Difesa, con l’eccezione della parte relativa alle competenze dell’Agenzia Europea di Difesa, che sarà affrontata dal Comitato direttivo che si riunisce la mattina successiva. Il Capo della Diplomazia italiana sottolineerà la necessità di avviare un progressivo coordinamento delle politiche di difesa e di bilancio degli Stati membri per spendere meglio e mettere a fattor comune risorse e capacità. La Titolare della Farnesina ribadirà il suo impegno affinché i Capi di Stato e di Governo il 19 e 20 dicembre prendano decisioni politicamente coraggiose e lungimiranti, in grado di dare una linea strategica di lungo periodo per lo sviluppo delle politiche europee di sicurezza e difesa.