Ue. Citata in tribunale AstraZeneca: Bruxelles vuole 10 euro per fiala per giorno di ritardo come risarcimento

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L’Unione Europea ha portato AztraZeneca in tribunale visti i gravi ritardi sugli approvvigionamenti dei vaccini anti Covid, ed ha chiesto un maxi risarcimento quantificabile in 10 euro per fiala per giorno di ritardo sui tempi stabiliti. L’avvocato dell’Unione, Rafael Jeffareli, ha sostenuto che le 50 milioni di dosi prodotte nello stabilimento AstraZeneca belga di Leida sono state inviate a paesi terzi e non all’Ue, violando così gli accordi. Inoltre sono stati chiesti 10 milioni di euro per ogni violazione del contratto che il giudice appurerà.
Per il primo trimestre 2021 l’azienda anglo-svedese con sede a Cambridge avrebbe dovuto consegnare 80 milioni di dosi, ma ne ha procurare solo 30 milioni.
Agli inizi di maggio il commissario al Commercio interno europeo Thierry Breton ha fatto sapere che non verrà rinnovato il contratto ad AstraZeneca, anche perché da contratto avrebbe dovuto consegnare complessivamente 300milioni di dosi, ma il piano industriale indica chiaramente che l’azienda farmaceutica non è in grado di soddisfare quanto era stato messo nero su bianco sul finire dello scorso anno.
Il sospetto è che le dosi europee di AstraZeneca siano finite in Gran Bretagna, dove il premier Boris Johnson ha potuto vantarsi dell’accelerata data alla campagna vaccinale.