Bielorussia. Sanzioni Ue. Lukashenko, ‘superata la linea rossa’

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Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è riferito alla lenzuolata di sanzioni decisa dal Consiglio europeo, tra cui il blocco di 3 miliardi di euro in aiuti, parlando di “linea rossa superata”. Intervenendo davanti ai parlamentari, ai membri del governo e della corte costituzionale, Lukashenko ha spiegato che “Come avevamo previsto, i malintenzionati esterni ed interni hanno cambiato i metodi di attacco al Paese: hanno attraversato molte linee rosse e hanno superato i confini del buon senso e della moralità umana”.
Domenica scorsa il presidente bielorusso ha fatto atterrare a Minsk un volo della Ryanair diretto da Atene a Vilnius con la falsa scusa della presenza di due bombe a bordo per arrestare l’oppositore Roman Protasevich, ex direttore del canale indipendente Nexta attraverso il quale ha documentato la violenta repressione della polizia bielorussa durante le manifestazioni antiregime. Lukasshenho ha in seguito affermato di “aver agito legalmente, proteggendo le persone, in conformità con tutte le norme internazionali”.
Tra le sanzioni imposte dall’Ue a 80 fra persone ed entità vi è il divieto per la compagnia aerea statale bielorussa Belavia di sorvolare lo spazio aereo dell’Unione, mentre il primo ministro bielorusso Roman Golovchenko ha annunciato misure simmetriche “molto dolorose” nei confronti dell’Ue tra cui il blocco delle importazioni e la restrizione alla circolazione.
Oggi Svetlana Tikhanovskaya, antagonista di Lukashenko alle presidenziali e con tutta probabilità reale vincitrice, è intervenuta alla commissione Esteri del Parlamento europeo auspicando che “La reazione della comunità internazionale non si limiti al caso Ryanair ma affronti la questione bielorussa nella sua interezza. Lukashenko sta trasformando la Bielorussia nella Corea del Nord dell’Europa, il regime è ormai fuori controllo”. Ha quindi chiesto ai paesi europei di interrompere le linee di credito e gli investimenti in Bielorussia.
Intanto a fronte dei 9mila arresti, le opposizioni hanno annunciato nuove manifestazioni antiregime e blogghi in tutto il paese.