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Vi sono stati governi europei che negli hanno finanziato con 22 miliardi di euro Airbus, aiuti di stato veri e propri che hanno leso la libera concorrenza e che sono costati la condanna all’Unione Europea da parte del Wto (World Trade Organization), l’organizzazione internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri, alla quale aderiscono 161 paesi e 25 osservatori che nel complesso rappresentano circa il 97% del commercio mondiale di beni e servizi.
L’Unione Europea è accusata di non aver sorvegliato il fiume di denaro sborsato da Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, e la sentenza del Wto potrebbe ora costare 5 miliardi di dollari in tariffe doganali per beni e servizi diretti al di là dell’Atlantico.
La sentenza ha individuato 17 miliardi di finanziamenti dei quattro stati, ai quali se ne aggiungono 5 in 10 anni, non bloccati da Bruxelles, per la costruzione del nuovo A350.
La condanna è stata accolta con soddisfazione dalle parti della maggiore concorrente concorrente, la Boeing: Dennis Muilenburg, ad. del colosso Usa, ha dichiarato che “La decisione è storica, e finalmente chiama Ue e Airbus a rispondere delle loro trasgressioni delle leggi globali sul commercio”. La musica è la stessa per il ministro del Commercio Usa Michael Froman, per il quale “Abbiamo sostenuto per lungo tempo che i sussidi all’industria aerea europea costassero decine di miliardi di dollari alle aziende americane in termini di ricavi persi e questo verdetto lo dimostra: gli Stati Uniti non tollereranno che i loro partner commerciali ignorino le regole a danno dei lavoratori americani”.
