Usa. Charlotte: non si fermano le proteste epr l’afroamericano ucciso dalla polizia

Notizie Geopolitiche –

scott-keith-lamontNon si fermano le violenze a Charlotte (North Carolina), dopo l’uccisione da parte di un agente di polizia di un afroamericano di 43 anni Keith Lamont Scott: nonostante il coprifuoco dalla mezzanotte alle 6.00 i manifestanti hanno marciato per le strade della città gridando slogan e alzando cartelli, ma il culmine degli incidenti è stato ieri, dopo che è giunta la notizia della morte di un manifestante rimasto ferito negli scontri con la polizia. Su quest’ultimo fatto gli inquirenti stanno ancora indagando, mentre per la morte del primo è stato spiccato un mandato di arresto per il poliziotto che ha ucciso Scott, il quale, fermato, aveva un oggetto in mano ma non un arma.
Dopo le vetrine sfasciate e il lancio di oggetti contro le forze di polizia (due poliziotti feriti da agenti chimici), il governatore della North Cartolina, Pat McCrory, ha dichiarato lo stato di emergenza in città, cosa che ha permesso l’intervento della Guardia Nazionale e quindi di riportare la situazione sotto controllo.
Negli Usa l’uccisione di sospettati afroamericani da parte degli agenti bianchi sta diventando una problema interno rilevante, ed anche ieri un 21enne, Tawon Boyd, è morto dopo alcuni giorni di agonia per essere stato immobilizzato in modo violento da cinque agenti in un appartamento nei sobborghi di Baltimora, i quali erano lì giunti dopo una chiamata in cui si denunciavano “comportamenti strani”. Il ragazzo era disarmato, ma forse in preda ad uno stato confusionale ha reagito entrando in colorazione con i cinque poliziotti.

Nella foto: Keith Lamont Scott con la famiglia.