UE. Formalizzata decisione di deferire Italia a Corte: in Lazio immondizia non trattata

Ansa –

La Commissione Ue deferisce l’Italia alla Corte di giustizia per il mancato rispetto delle prescrizioni della legislazione in materia di rifiuti nel Lazio. Secondo Bruxelles le autorita’ italiane hanno ”dato un’interpretazione restrittiva del concetto di ‘sufficiente trattamento dei rifiuti’ riempiendo la discarica di Malagrotta a Roma e altre nel Lazio con rifiuti che non hanno subito il trattamento prescritto”. L’iniziativa era stata preannunciata dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Un’inchiesta europea ha rivelato che alcuni dei rifiuti urbani prodotti nel Lazio non sono trattati in impianti di trattamento meccanico-biologico (Mbt) prima della loro collocazione in discarica, perche’ il Lazio non dispone di una capacita’ sufficiente in questo settore. Di conseguenza, una parte dei rifiuti urbani interrati nella discarica di Malagrotta e in altre discariche della regione non e’ sottoposta al processo appropriato, che dovrebbe includere un’adeguata cernita dei rifiuti in flussi di rifiuti, e la stabilizzazione della loro parte organica. Secondo le ultime informazioni fornite a Bruxelles dalle autorita’ italiane, circa 735mila tonnellate di immondizia non subisce il trattamento previsto dalla normativa Ue in provincia di Roma ogni anno, e 120mila tonnellate in provincia di Latina. L’Italia ritiene che i rifiuti collocati nelle discariche nelle province di Latina e Roma possano essere considerati trattati, perche’ frantumati prima di essere interrati. Ma, osserva l’Ue, il fatto di frantumare o sminuzzare rifiuti indifferenziati prima di interrarli non e’ sufficiente per ridurre gli effetti negativi su ambiente e salute.