UE. Il Parlamento vuole indagare sui prigionieri della Cia transitati in Europa

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Parlamento euIl 24 luglio scorso la Corte europea per i Diritti umani ha condannato la Polonia per il trattamento riservato nelle proprie strutture detentive a prigionieri catturati in Afghanistan destinati ad essere trasferiti a Guantanamo: secondo Strasburgo vi sarebbe stata “complicità” delle autorità polacche per casi di torture e di sparizioni presso un centro segreto della Cia situato in Polonia tra il 2002 e il 2005.
Tuttavia il dramma dei prigionieri maltrattati e torturati nelle carceri alleate in Europa sembra essere assai più ampio e coinvolgere altri paesi: oggi le commissioni Libertà civili, Affari esteri e Diritti umani del Parlamento Europeo sono state incaricate dal voto parlamentare di riprendere le indagini sui prigionieri transitati in Europa per conto della Cia, alla luce delle recenti rivelazioni del Senato statunitense sull’uso della tortura da parte della Cia.
La Risoluzione, approvata con 363 voti favorevoli, 290 voti contrari e 48 astensioni, è una richiesta ai 28 paesi membri di fare luce in merito alle accuse che risultano dalla relazione del Senato americano, la quale “rivela nuovi fatti che rafforzano le accuse secondo cui alcuni Stati membri dell’Ue, le loro autorità, nonché funzionari e agenti dei loro servizi di sicurezza e intelligence, sarebbero stati complici nel programma di detenzioni segrete e consegne straordinarie della Cia, talvolta mediante pratiche di corruzione basate sull’offerta di ingenti somme di denaro da parte della Cia in cambio della loro collaborazione”.
Quasi sicuramente una commissione dell’Europarlamento verrà inviata negli Usa per prendere visione della documentazione e quindi riferire le risultanze all’Assemblea.
“Il clima d’impunità riguardante il programma della Cia – prosegue la nota pubblicata sul sito dell’Europarlamento – ha favorito il protrarsi delle violazioni dei diritti fondamentali”.