Ue. Incontro con i Balcani occidentali

di Elisabetta Corsi

Nel vertice di ieri tra Unione Europea e Balcani occidentali tenutasi a Zagabria, i leader dell’Ue hanno stilato una dichiarazione in venti punti finalizzata a sancire ancora una volta lo stretto legame in corso. Si è ribadita la piena solidarietà nei confronti dei partner in un contesto di crisi come quello dovuto alla pandemia di coronavirus e si è mostrata soddisfazione riguardo al comportamento tenuto dai Balcani nel confronti dell’Ue.
L’Unione Europea ha ribadito ancora una volta il sostegno esplicito alla prospettiva europea dei Balcani occidentali e questo vale anche per gli stessi paesi dei Balcani che si stanno impegnando per entrare a fare parte dell’Europa.
Per sostenere i Balcani occidentali nel far fronte alla crisi da Covid 19 e la relativa ripresa post-pandemia, l’Ue ha mobilitato rapidamente un pacchetto di oltre 3,3 miliardi di euro, ovvero un sostegno immediato al settore sanitario, alle esigenze di ripresa economica e sociale, ma anche sono stati destinati 750 milioni di euro di assistenza macrofinanziaria e 1,7 miliardi di euro di aiuti da parte della Banca europea per gli investimenti (Bei).
La cooperazione deve comprendere gli appalti congiunti e un flusso di scambi senza restrizioni su dispositivi di protezione individuale. Un ulteriore impegno che compiace l’Ue è quello adottato dai partner dei Balcani per la democrazia e lo stato di diritto, nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, il buon governo, il rispetto dei diritti umani, della parità di genere e le minoranze.
Il lavoro dell’Unione Europea in cooperazione con i suoi partner è anche quello della lotta contro la disinformazione ed attività volte ad indebolire la prospettiva europea nella regione e la cooperazione regionale e il rafforzamento delle relazioni di buon vicinato. A tal proposito è stato nominato il rappresentante speciale dell’Unione Europea per il dialogo Pristina-Belgrado.
Le misure contro il Covid-19 saranno seguite da una stretta cooperazione per far fronte al massiccio impatto socioeconomico della crisi. La Commissione europea è invitata a presentare un solido piano economico e di investimenti per la regione, per rilanciare le economie accrescendone la competitività: i Balcani devono diventare economie di mercato funzionanti.
In materia di clima è stata promossa l’agenda verde per i Balcani, l’economia digitale e il rafforzamento della connettività. Senza dimenticare lo sviluppo sociale, con misure nei settori della sanità, dell’istruzione, della politica sociale e con nuove opportunità per i giovani.
Un altro tema fondamentale è stato quello della sicurezza e della lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, alla corruzione, temi in cui si notano i primi risultati di questa cooperazione tra Ue e Balcani. Altre iniziative da rafforzare sono quelle contro la tratta degli esseri umani, la coltivazione di sostanze stupefacenti e il traffico di droga e di armi.
La cooperazione per far fronte alle sfide migratorie ha dato i suoi frutti, compresa la lotta al traffico dei migranti. Sarà ulteriormente approfondita e trarrà profitto da strumenti come la cooperazione con Frontex, l’Easo e Europol.
L’Unione Europea inoltre ha invitato i partner a un pieno allineamento alle posizioni di politica estera dell’Ue, in particolare dove in gioco vi sono interessi comuni. Al fine di promuovere ulteriormente gli interessi condivisi, i leader dell’Ue si sono detti pronti a rilanciare il dialogo politico anche ad alto livello tra l’Ue e i Balcani occidentali.