UE. Juncker, ‘presidiare le frontiere, ma Schengen deve rimanere’

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juncker-jean-claudeIl presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, è intervenuto a Strasburgo sul tema dell’immigrazione per ribadire che “non c’è più tempo da perdere” di fronte all’importante flusso di migranti che preme alle frontiere dell’Unione, ma ha ribadito che “Noi europei non abbiamo delle frontiere: abbiamo un’unica frontiera e dobbiamo condividere la responsabilità di proteggerla”.
Per Juncker il trattato di Schengen non va sospeso o peggio ancora abrogato, ed è in fase di costituzione di “un corpo europeo di guardie di frontiera e di guardie costiere consentirà di porre riparo alle debolezze del sistema di Schengen. Stiamo facendo ciò che avremmo dovuto fare fin dall’inizio”. Tuttavia, ha insistito, ”Voglio essere assolutamente chiaro: sotto la mia presidenza faremo tutto quanto possibile per proteggere ciò che abbiamo costruito e renderlo migliore e più forte”, cioè la libera circolazione dei cittadini.
Permane inoltre la politica di concedere lo sforamento al patto di stabilità per i paesi che fanno fronte all’emergenza profughi e quindi al problema della sicurezza, e per l’Italia, per il 2016, dovrebbe essere prevista una dote aggiuntiva di 300 milioni volta a prevenire il terrorismo, cifra che si aggiunge ai 200 milioni stanziati per il Giubileo.