UE. Sospensione Schengen, Bertaud smentisce. Schaeuble, ‘serve investire miliardi’

di Guido Keller

SchaeubleNatasha Bertaud, una dei portavoce della Commissione europea, ha smentito oggi in un’intervista le voci secondo cui a Bruxelles si starebbe pensando ad una sospensione di Schengen per due anni, come riportato da diversi media italiani.
Bertaud ha spiegato che “Nessuno parla di sospendere Schengen”, bensì è allo studio l’attivazione per alcuni paesi dell’articolo 26 del Codice delle Frontiere di Schengen che prevede, in caso di “minaccia grave per l’ordine pubblico o la sicurezza interna”, la possibilità di sospendere l’accordo da sei mesi a due anni.
E’ compito della Commissione valutare che sussista la situazione di “gravi carenze nello svolgimento dei controlli alle frontiere esterne” (come nel caso della Grecia), per cui si potrà procedere a raccomandare al Consiglio l’introduzione dei controlli ad alcune frontiere interne o il mantenimento della misura per i paesi che l’anno già adottata, come nel caso di Germania, Svezia, Danimarca, Norvegia, Austria e Slovenia.
In pratica i vari paesi potranno mantenere il controllo delle frontiere interne solo dopo che la Commissione lo avrà proposto al Consiglio dei ministri dell’Interno.
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble è intervenuto oggi su Der Spiegel per avvertire che “Se il meccanismo di Schengen fallisce, l’Europa corre un pericolo drammatico, tanto sotto il profilo politico che economico”, per cui non c’è tempo da perdere per trovare una soluzione unitaria all’emergenza migranti.
Per Schaeuble “Noi europei dobbiamo investire miliardi, il più rapidamente possibile, in Turchia, Libia, Giordania e in altri Paesi della regione – ognuno tutto quello che può”, ed in fretta, perché “Il tempo per le soluzioni ci sta sfuggendo di mano”.
Il ministro inoltre ha espresso dure critiche all’Austria per la decisione di reintrodurre controlli ferrei e di mettere un tetto al numero delle domande dei profughi che verranno accolte.