Ue. Tajani, ‘Malloch non gradito come ambasciatore Usa’

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Rispunta come un fiume carsico il caso di, il professore statunitense presso l’Università britannica di Reading che il presidente Usa Donald Trump vorrebbe come ambasciatore presso l’Unione Europea.
Malloch non ha perso occasione in passato per far sentire le sue critiche nei confronti dell’Unione Europea affermando che “è diventata non democratica, gonfia di burocrazia e di un anti-americanismo rampante”, e che “gli Usa dovrebbero incoraggiare maggiore commercio bilaterale con l’Europa ma affermare la propria ferma opposizione a un’Europa federale dicendo un preciso ‘no’ a un unico euro-governo”.
Malloch, autore di bestseller e il cui nome sarebbe stato fatto da Farage, è stato ancora più duro sull’euro, sostenendo di non credere “che sia solo una moneta decotta, ma un vero problema. Per gli europei ma anche per tutti gli altri. La mia previsione è che sia destinata al collasso. Diciamo entro un anno, forse 18 mesi”.
Troppo per un candidato ambasciatore, e già il capogruppo del Ppe Manfred Weber aveva riferito che “un ambasciatore americano che mette in dubbio l’euro e che si augura la fine dell’Europa non deve essere accreditato”.
Oggi è stata la volta del presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, il quale, pur ammettendo il momento di “grande difficoltà che sta passando l’Unione Europea”, ha affermato che “Gli Usa rimangono il maggiore interlocutore dell’Europa a livello mondiale, e siamo amici degli Usa al di là dei presidenti ma non siamo sottomessi a nessuno e non prendiamo ordini da nessuno”. E “Siamo disponibili ad ascoltare tutti i consigli e tutte le critiche, ma non siamo sottomessi a nessuno, non prendiamo ordini da nessuno, non siamo disposti ad accettare insulti da persone che probabilmente non conoscono l’Unione Europea e che il parlamento europeo ha dichiarato non gradite”.