Unesco. Nuova risoluzione che ribadisce l’estraneità di Israele su Gerusalemme

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unescoNonostante le incandescenti polemiche dei giorni scorsi, questa mattina il Comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco ha approvato con un nuovo voto a scrutinio segreto (10 favorevoli, 2 contrari e 8 astenuti) una risoluzione che nega nuovamente il legame millenario tra gli ebrei e i luoghi sacri di Gerusalemme, tornando a denunciare i “danni morali” che Israele avrebbe inflitto alla comunità islamica.
La decisione assunta oggi ha fatto infuriare i rappresentanti di Israele, che in questi giorni si erano adoperati con iniziative diplomatiche per cambiare il voto di settimana scorsa, ed il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Emmanuel Nahshon ha parlato di “spazzatura”. Ha quindi scritto su Twitter che “giustamente l’ambasciatore israeliano nell’organismo ne ha gettato il testo nel bidone dell’ immondizia”, concludendo con la frase “Lunga vita a Gerusalemme ebraica”.
Il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, che in mattinata ha ricevuto una delegazione dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane guidata dalla presidente Noemi Di gentiloni ng grandeSegni, ha dichiarato che “Se queste proposte verranno ripresentate nel mese aprile, il governo darà istruzione alla nostra rappresentanza di passare dal voto di astensione al voto contrario”, poiché “la risoluzione Unesco su Gerusalemme non è una novità di quest’anno, dal momento che si ripropone due volte l’anno dal 2010” e “dal 2014 contiene le formulazioni che negano le radici ebraiche del Monte del Tempio”.
“La diplomazia italiana – ha aggiunto il ministro – non è mai stata indulgente con queste posizioni”, perché quali che siano le tensioni su Gerusalemme, “non giustificano l’utilizzo di quelle formulazioni che negano la storia e la realtà”.
Settimana scorsa il premier italiano Matteo Renzi aveva definito la Risoluzione “allucinante”.
Gli attuali 21 membri del comitato sono: Angola, Azerbaigian, Burkina Faso, Croazia, Cuba, Finlandia, Indonesia, Giamaica, Kazakistan, Kuwait, Libano, Perù, Filippine, Polonia, Portogallo, Repubblica di Corea, Tanzania, Tunisia, Turchia, Vietnam, Zimbabwe.