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Il presidente francese Francois Hollande si è recato negli Stati Uniti dove ha visto Barak Obama: in occasione della conferenza stampa di fine incontro Hollande ha reso noto che una delle questioni di cui ha parlato con l’omologo americano è stata quella dell’intercettazione di dati ad opera della Nsa statunitense, caso portato alla luce da Edward Snowden e che ha infastidito i governanti di mezzo mondo: “Dopo lo scandalo Datagate – ha spiegato il presidente francese – io e Obama ci siamo chiariti e adesso quello è il passato. Ora dobbiamo collaborare per difenderci dal terrorismo, ma anche porre dei limiti ai poteri delle agenzie di intelligence”.
I due hanno quindi discusso di economia e di Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), ovvero “di sostenere il raggiungimento del patto tra Stati Uniti e Europa per abbattere le barriere doganali” al fine di aprire nuove dimensioni commerciali fra le due sponde dell’Atlantico. Hollande ha riferito che “Gli Stati Uniti lavorano all’innovazione e alle nuove energie”.
In merito alla protesta di Obama per il viaggio compiuto a Teheran da un centinaio di imprenditori francesi nonostante le trattative sul nucleare siano ancora aperte, Hollande ha ricordato che “Il presidente della Repubblica non è il presidente dei sindacati francesi. Le aziende hanno preso una decisione. Ma fatemi dire che le sanzioni rimangono. E che aspettiamo una nuova situazione in Iran senza armi nucleare, solo quel punto potremo stringere dei patti con Teheran”.
E’ stata quindi ricordata la storica alleanza che ha portato allo sbarco in Normandia ormai quasi settant’anni fa, per cui “Possiamo agire insieme nel mondo per la libertà e l’uguaglianza. I nostri due Paesi sono sempre stati alleati e amici”. Obama ha poi detto che per la commemorazione si recherà in Francia.
