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Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha ordinato l’arresto di un centinaio di imprenditori accusati per lo più di aver frodato il fisco e i clienti gonfiando artificiosamente i prezzi: dietro alle sbarre sono finiti così negozianti, piccoli imprenditori e dirigenti d’azienda.
L’iniziativa si inquadra in un già originale modo di condurre la presidenza dopo la morte di Hugo Chavez, della quale Maduro ha ritenuto responsabile gli Stati Uniti. Inoltre ha più volte minacciato di arresto il suo rivale politico, Henrique Capriles, arrivando a ritenerlo responsabile, in combutta con gli Usa, del black out energetico che ha paralizzato il paese agli inizi di settembre.
Tra le cose più curiose promosse da Maduto vi è l’istituzione del Vice-ministero Suprema Felicità Sociale e l’anticipo di un mese e mezzo le festività natalizie
Tornando agli arresti di oggi, a far restare basiti sono i toni con cui il presidente del Venezuela si è espresso: “Questi capitalisti parassiti sono barbari!” – ha detto Maduro – “In questo momento abbiamo dietro le sbarre più di cento esponenti della borghesia!”.
La retata di imprenditori è avvenuta dopo le perquisizioni presso 1400 piccole aziende operate da parte di soldati e ispettori governativi.
