VIETNAM. Scontri per le Paracel: Pechino evacua i cittadini cinesi

Notizie Geopolitiche –

vietnamA causa delle forti proteste in Vietnam, dove i manifestanti nazionalisti hanno preso d’assalto, saccheggiato e incendiato una quindicina di fabbriche cinesi e manifestato in 22 provincie per protestare contro la decisione di Pechino di costruire una piattaforma petrolifera al largo delle isole contese di Paracel, le autorità cinesi hanno inviato 5 navi nel paese del sud-est asiatico per evacuare i propri cittadini.
Al momento sono oltre 3mila i cinesi già ricondotti in patria, mentre 16 sono rientrati su voli charter in quanto feriti gravemente.
Nei giorni scorsi gli scontri, inusuali nel paese retto dal regime totalitario comunista che vede come presidente della Repubblica Truong Tan Sang e come premier Nguyen Tan Dung, hanno visto la morte di una ventina di persone, soprattutto cinesi, mentre gli arrestati fra i manifestanti sono diverse centinaia.
Le Paracel (che i cinesi chiamano Xisha), come le altre isole contese Spratly, sono ricche di acque pescose e di petrolio e sono reclamate come proprie, oltre che da Cina e Vietnam, anche da Taiwan, che le considera parte della provincia di Kaohsiung.
Il governo di Hanoi ha bollato come “illegale” l’iniziativa cinese, ma Pechino ha già disposto che nessuna imbarcazione, compreso quelle straniere, navighi a meno di tre miglia dalla piattaforma.
Nel 1974 nelle acque delle Paracell si combatté una vera e propria battaglia fra navi cinesi e sudvietnamite: nei pressi del “Crescent Group” dell’arcipelago, dove le navi di entrambi i paesi erano di supporto alle truppe sbarcate, le forze cinesi affondarono una corvetta sudvietnamita e danneggiarono altre tre unità, obbligando gli avversari a ritirarsi; la Cina ebbe 4 corvette danneggiate. I morti furono 53 per i sudvietnamiti e 18 per i cinesi; come conseguenza dello scontro, Pechino estese il controllo militare a tutte le principali isole dell’arcipelago, scacciandone le guarnigioni sudvietnamite.
Amministrate de facto oggi dalla Cina, che le ha incluse nella provincia di Sansha, le isole sono in realtà l’insieme di una trentina di scogli e di atolli disabitati.