Filippine. Scontri tra esercito e Isis a Marawi, decine le vittime. Rinvenuti i corpi di 19 civili

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Sono decine forse centinaia le vittime a causa delle operazioni dell’esercito e dell’aviazione delle Filippine presso la città di Marawi, 200mila abitanti nella regione a maggioranza musulmana di Mindanao: Manila intende “ripulire”, come ha detto oggi il portavoce dell’esercito Restituto Padilla, la città dai gruppi jihadisti affiliati all’Isis di Maute e Abu Sayyaf, che controllano di fatto l’area urbana e che intendono espandersi nella provincia.
I raid si susseguono l’uno all’altro e sui tetti delle case sono comparsi lenzuola e bandiere bianche per segnalare la presenza di civili; chi può sta lasciando la città, ma il rischio è di trovarsi fra due fuochi.
Padilla ha reso noto che al momento le vittime sono 85, tra cui 51 militanti, cifra aggiornata con il ritrovamento da parte dei militari filippini dei corpi di 19 civili uccisi dai jihadisti, tra i quali vi sono tre donne e un bambino.
Il presidente Rodrigo Duterte ha proclamato la legge marziale in tutta Mindanao, che si estende su circa un terzo del Paese.
La lotta tra l’esercito ed i jihadisti secessionisti, oggi affiliatisi all’Isis, dura ormai da decenni, e gli scontri sono ripresi in questi giorni dopo il tentativo dell’esercito di catturare uno dei leader dei gruppi terroristici.