Libia. Doppio attacco bomba a Bengasi, oltre 35 morti e 104 feriti

di Vanessa Tomassini

La Libia continua a piangere i suoi morti a causa del terrorismo: martedì sera un’auto imbottita di esplosivo è saltata in aria colpendo la folla di fedeli che stavano uscendo dalla moschea di Bait Radwan, dopo la preghiera della sera, Isha, nel quartiere Salmani a Bengasi.
Pochi minuti dopo, secondo l’ennesimo piano studiato ad hoc, una seconda auto-bomba ha fatto altre vittime nei pressi del Dipartimento per i passaporti e la cittadinanza.
Inizialmente si è parlato di 7 morti e 15 feriti, ma dall’ospedale di al-Jala dove sono stati trasportati la maggior parte dei feriti, è stato dichiarato questa mattina che le vittime sarebbero oltre 35 e 104 i feriti, bileacio probabilmente destinato ad aumentare, tanto che alcuni parlano addirittura di 35 morti e oltre 86 feriti.
Secondo media locali, nella moschea di Bait Radwan si terrebbero le riunioni dei combattenti salafiti dell’operazione dignità guidata dal Generale Khalifa Haftar contro gli islamisti. Negli attacchi avrebbe anche perso la vita Ahmed al-Fituri, capo della squadra investigativa.
La Camera dei Rappresentanti ha subito denunciato quanto accaduto e la volontà di perseguire i responsabili, esprimendo cordoglio per i familiari delle vittime. Fondamentale questa volta il ruolo dei media, dove già questa mattina sono stati diffusi i nomi di coloro che hanno perso la vita nelle esplosioni e le richieste per i donatori di sangue di cui le strutture mediche hanno urgente bisogno. Anche su Facebook si è attivato il sistema delle emergenze e della solidarietà.