Motor Show 2017: ruggisce la tigre coreana Kia, ma la Alfa Stelvio non cede il passo

di Giacomo D’Elia

Ci sono un’italiana, una francese e una… coreana! Trionfante scalata di Kia Motors sul mercato europeo, dove sta conquistando importanti quote di mercato; da quest’anno è tra le finaliste al titolo “auto dell’anno 2018” al Motor Show di Bologna , dal momento che i confini si sono estesi permettendo il dirompente ingresso della tigre coreana.
La nuova kia Stinger è davvero cattiva: una pura gran turismo, dalle linee sinuose ma con i muscoli nei punti giusti, cofano lungo e un tetto che tira indietro l’abitacolo. Per non parlare della calandra frontale, un ruggito all’asfalto e l’attacco da terra ispira una guida da vera GT.
Ma ce la farà contro le ormai “note” europee? La nuova ispanica (Seat Ibiza) è tornata con un design ancora più tagliente, mentre la piccola francese (Citroen C3 aircross) è più vivace che mai: via i bumper laterali, un bel giro in palestra per rassodare le curve del passato ed ecco un nuovo peperino baby suv per la giovane famiglia senza troppe esigenze.
E se parliamo di famiglia, vogliamo non parlare della finalista bavarese? La “nuova” Bmw serie 5 si rinnova ancora, dando bella mostra di sé in un perfetto mix di tradizione e tecnologia. Ma sarà abbastanza per competere con la guida autonoma di livello 3 della nuova Audi A8? Se in Germania mirano al massimo comfort di marcia, in Italia l’Alfa Romeo Stelvio regala emozioni di guida uniche nella sua categoria. Un suv medio con interni premium e prestazioni berlinesche. Una Giulia un po’ più cresciuta, insomma, ma che riesce, e bene.
Dulcis in fundo la nuova “baby” della casa finlandese: mutuata a scalare dalla xc90 prima e dalla xc60 poi, la nuova xc40 è un b-premium-suv che fa scena. Linee pulite, nuove tecnologie dei fari in linea con le sorelle maggiori e un’attenzione alla sicurezza invidiabile. Non avrà la guida autonoma di livello 3, ma monta sistemi avanguardistici da sempre, un primato finnico difeso ferocemente, il tutto su un’auto che costa un terzo della sopracitata A8. Insomma, la battaglia è ancora aperta. Il trofeo rimarrà in territorio francese (vd. Peugeot 3008 auto dell’anno 2017) o passerà ai vicini oltr’Alpe? Oppure, forse, è arrivato il tempo di fare un viaggio in oriente.