Svizzera. Vince il “sì”, via dal nucleare

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La Svizzera si avvia a dire addio al nucleare, dopo che ieri la maggioranza dei votanti ha detto “sí” (58,2%) al referendum di conferma della legge di recente approvata che prevede di puntare sul rinnovabile, sulla riduzione dei consumi e di aumentare l’efficienza energetica. La consultazione referendaria era stata indetta su volere del Consiglio Federale e del Parlamento.
Bassa l’affluenza alle urne, solo il 42,3% del corpo elettorale, mentre i tempi per l’uscita dal nucleare rimangono comunque lunghi. Si tratta comunque di arrivare all’attuazione della prima parte del piano “Strategia energetica 2050″, e la vittoria dei favorevoli è stata salutata con entusiasmo dagli ecologisti, con la Verde Verdi Adèle Thorens che ha commentato sulla Rts che “Per tutti gli ecologisti è una giornata storica e la Svizzera è finalmente entrata nel ventunesimo secolo”.
In Svizzera ci sono cinque centrali nucleari, anche con più di 50 anni di attività alle spalle. Si tratta di Beznau I & II, Muehleberg, Goesgen e Leibstadt. Oltre alle centrali nucleari, sono in funzionamento tre reattori di ricerca, uno all’Istituto Paul Scherrer di Würenlingen, uno al Politecnico federale di Losanna e uno all’Università di Basilea.