Ue. (Ennesimo) accordo sui migranti, ‘necessario aiutare l’Italia’

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Al Consiglio europeo che si è concluso a Bruxelles si è parlato anche di migranti, una “situazione che resta critica per gli arrivi irregolari” e “l’unico risultato che ci interessa è mettere definitivamente fine” agli arrivi, ha commentato il presidente del Parlamento europeo Donald Tusk.
Una posizione condivisa da tutti, come pure il fatto che, come ha osservato il premier italiano Paolo Gentiloni, i paesi in prima linea non vanno lasciati soli. Vi è stato quindi pieno sostegno all’Italia, espresso attraverso un accordo, ma ora sarà da vedere se dalle parole si passerà una volta tanto ai fatti.
Gentiloni ha riferito “la conferma dell’impegno europeo a sostenere tutti i passi che l’Italia sta facendo, e in particolare il sostengo alla Guardia costiera libica e alle sue attività”, ma ha fatto notare che “Se qualcuno pensa che le autorità turche e quelle libiche siano paragonabili fa una forzatura. È evidente che noi stiamo aprendo una strada e cercando di ottenerne il massimo, inducendo la Commissione e i singoli paesi membri a fare un investimento in cooperazione, con un interlocutore che è il Consiglio presidenziale libico, che non ha esattamente lo stesso controllo del territorio, la stessa capacità di trattenimento dei migranti e la stessa affidabilità come interlocutore di Erdogan”. “È evidente – ha aggiunto il premier – che noi stiamo facendo le cose in modo molto graduale, perché siamo consapevoli del fatto che l’interlocutore con cui lavoriamo, la Libia, ha un governo riconosciuto dalle Nazioni Unite, ma che è molto fragile”, per cui “bisogna fare insieme due mestieri: lavorare per stabilizzarlo e lavorare per metterlo in condizioni di gestire i flussi migratori contro le organizzazioni dei trafficanti”.