Migranti: rimpatrio degli irregolari verso la Tunisia e l’Albania

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Con una nota il ministero dell’Interno ha reso nota la ripresa dei rimpatri verso la Tunisia e l’Albania, due dei paesi con cui sussistono accordi in tal senso. “Dal 10 agosto prossimo – recita la nota – si tornerà, dopo l’interruzione per il periodo di lockdown, a rimpatriare su voli charter verso la Tunisia fino ad un massimo di 40 cittadini tunisini a viaggio. Come già previsto dagli accordi con il paese nord africano si tratterà di voli bisettimanali con partenze il lunedì e il giovedì che consentiranno di allontanare 80 irregolari a settimana.
Un ripristino che segue i primi voli charter ripresi dal 16 luglio con un massimo di 20 cittadini tunisini per singolo volo secondo quanto richiesto dalle autorità tunisine. Nello specifico, i 5 voli charter hanno permesso il rimpatrio di 95 cittadini tunisini. Il prossimo volo è previsto per il 6 agosto, sempre per massimo 20 rimpatriati”.
Con la fine del lockdown, dal 1 giugno al 3 agosto 2020 sono state in generale rimpatriate 266 persone. La quota maggiore verso la Tunisia (116) e verso l’Albania (103).
Accordi di rimpatrio degli irregolari sono attivi con pochi dei paesi da cui vengono gli irregolari, tra cui l’Egitto, il Marocco, Gambia e Niger: è infatti difficoltoso individuare intese, anche perché per molti paesi le rimesse, cioè i soldi che i migranti mandano alle loro famiglie, rappresentano un’immissione di liquidità. Nel caso della Somalia le rimesse rappresentano il 40% del Pil.