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Mentre i capi di Stato e di governo del G20 stanno giungendo a Hangzhou, in Cina per discutere di Ttip, Brexit, fisco e clima, si è appreso che Pechino e Washington si apprestano a firmare il protocollo di Parigi uscito dalla Cop21 del dicembre scorso.
Stati Uniti e Cina sono i maggiori responsabili delle emissioni di CO2, basti pensare che nel paese orientale il 70 per cento dell’energia è prodotta dal carbone e che così è responsabile per circa il 24% delle emissioni globali.
Giunto nel luogo del summit, il presidente statunitense Barak Obama ha dichiarato che “È il momento nel quale abbiamo infine deciso di salvare il nostro Pianeta”, e che “In fin dei conti, segniamo un punto di svolta per il nostro Pianeta”.
Perché l’accordo di Parigi entri in vigore serve la ratifica di almeno 55 dei 180 paesi che lo hanno sottoscritto, ma fino ad oggi lo hanno ratificato 24 solo paesi minori, responsabili collettivamente dell’1,08% delle emissioni.
Con la ratifica di Usa e di Cina si arriverebbe al 40% delle emissioni.
