Abkhazia. Geopolitica delle elezioni parlamentari in ottica italiana

di Giuliano Bifolchi e Silvia Boltuc * –

Si svolgeranno il 12 marzo 2022 le elezioni parlamentari nella Repubblica di Abkhazia, Stato situato nella regione del Caucaso e affacciato sul Mar Nero che detiene una importanza strategica nello scacchiere geopolitico euroasiatico ed è insieme all’Ossezia del Sud motivo di contrasto e conflitto tra Mosca e Tbilisi.
Oggi il Congresso MondialeAbcaso/Abasino (World Abaza Congress – WAC), organizzazione nata nel 1992 con lo scopo rafforzare la società civile e preservare la lingua madre e la cultura abcasa così come sviluppare l’istruzione e aiutare i giovani e le famiglie abcase/abasine, ha presentato i propri candidati per le prossime elezioni parlamentari in quattro differenti okrug (circondari): Inar Gizba, Dmitry Zhiba e Temur Rekvava per la città di Sukhum, la capitale, nei rispettivi okrug numero 1, 4 e 7, e Isolda Khagba per la città di Gagra nell’okrug numero 13.
Tale notizia potrebbe passare inosservata ai media italiani se si tralasciasse l’importanza che il WAC gioca a livello nazionale e internazionale. In effetti, soltanto pochi giorni fa, precisamente il 9 febbraio 2022, si è svolta presso la Camera dei deputati la conferenza stampa voluta dal parlamentare Matteo Dell’Osso dal titolo “Il diritto dei popoli all’autodeterminazione. Abkhazia e la Grande Europa”, a cui hanno preso parte tra gli ospiti in collegamento video Aslan Bzhaniya, presidente della Repubblica di Abkhazia, Kan Taniya, ambasciatore della Repubblica di Abkhazia e responsabile per la rappresentanza in Italia e in Europa (ambasciatore a disposizione); Mussa Erzekov, vicepresidente del Parlamento della Repubblica di Caraciai-Circassia e presidente del Congresso Mondiale Abcaso-Abasino; Vito Grattani, ambasciatore presso il ministero degli Esteri della Repubblica di Abkhazia per l’Italia (ambasciatore a disposizione). L’evento è stato seguito alla registrazione dell’Associazione Europa-Abkhazia, dell’Istituto Abkhazo di Kultura D.I. Gulia, del quotidiano Abkhazia Today, e del club Unesco Abkhazia.
La presenza di Mussa Erzekov non è passata inosservata agli addetti ai lavori causa il suo doppio ruolo di presidente del WAC e rappresentate politico di Caraciai-Circassia, repubblica facente parte di quel Distretto Federale russo del Caucaso del Nord (DFCN) dove il Cremlino ha investito copiose somme di denaro per favorire la ‘Strategia di Sviluppo Socioeconomico fino al 2025’ e la creazione di Kurorti Severnogo Kavkaza (Resorts del Caucaso del Nord) con il fine ultimo di creare più di 400 mila posti di lavoro e attrarre investimenti diretti esteri (IDE). Abkhazia quindi che, collegata insieme al DFCN a un mercato economico, turistico e logistico di primaria importanza, guarda già da tempo in direzione italiana e che, se fosse superato lo stallo politico-diplomatico, accoglierebbe con grande piacere le imprese italiane.
La tematica dell’Abkhazia era stata affrontata anche lo scorso 27 gennaio 2022 durante il Webinar “Geopolitica e conflitti nel Caucaso: sfide attuali e sviluppi futuri” organizzato da SpecialEurasia in collaborazione con Notizie Geopolitiche, il CeSEM e Opinio Juris tramite l’intervento dell’ambasciatore Kan Taniya che aveva illustrato il processo storico abcaso così come le relazioni attuali esistenti con l’Italia. Nelle parole di Taniya era stato sottolineato il ruolo fondamentale che la Federazione Russa ha giocato e continua ad avere in Abkhazia la cui indipendenza, insieme a quella dell’Ossezia del Sud, è stata raggiunta nel 2008 a seguito della Guerra russo-georgiana, questione che continua ad alimentare le tensioni tra Mosca e Tbilisi con il Governo georgiano che non riconosce l’indipendenza dei territori abcasi e osseti, e accusa al contempo il Cremlino di occupare militarmente il territorio sovrano georgiano. Argomentazioni georgiane che gli stessi abcasi ribattono sottolineando come sul territorio dell’Abkhazia attualmente non è presente nessun tipo di occupazione esterna, ma anzi esiste un processo democratico rappresentato proprio dalle elezioni parlamentari che si svolgeranno il prossimo marzo 2022.
La questione abcasa non può essere ignorata, perché riguarda un’area di primaria importanza strategica nello scacchiere geopolitico euroasiatico essendo l’Abkhazia uno Stato facente parte di quel Caucaso considerato al contempo ‘ponte’ tra Europa e Asia e ‘barriera/frontiera’ tra mondo musulmano e cristiano ortodosso. Inoltre, affacciandosi sul Mar Nero e grazie ai suoi porti di Sukhum e Ochamchira la repubblica abcasa permette alla Federazione Russa di controllare, grazie anche alla Crimea, una significativa parte di questa di questa area strategica creando una buffer zone in una distesa di acqua che vede la predominanza di paesi NATO come Romania, Bulgaria e Turchia a cui non si può non aggiungere quella Ucraina che da settimane anima il panorama internazionale.
Repubblica dell’Abkhazia che rappresenta un mercato economico interessante sia per la Russia che per la Turchia potenze divenute ‘antagoniste’ nel contesto caucasico, ma anche centroasiatico e mediorientale, considerando che ad oggi rispettivamente Mosca e Ankara sono il primo e il secondo partner commerciale per Sukhum.
A fronte di queste considerazioni, e tenendo a mente il ruolo che l’Italia gioca nella politica estera abcasa come evidenziano i recenti eventi che hanno messo in luce il tentativo di Sukhum di migliorare i rapporti con Roma e diffondere la propria cultura nel Bel Paese, monitorare le elezioni parlamentari abcase risulta essere fondamentale nel contesto di maggiore comprensione della regione caucasica, specialmente qualora i rappresentanti di un’organizzazione ben radicata a livello regionale e internazionale come il Congresso Mondiale Abcaso/Abasino riuscissero a sedere in Parlamento promuovendo tra i diversi punti in agenda una maggiore connessione con l’Italia.

* Articolo in media partnership con SpecialEurasia. Per maggiori informazioni sulla regione del Caucaso e sull’Abkhazia è possibile consultare la sezione realizzata da SpecialEurasia dal titolo Kavkaz.