Albania. Conclusa Assemblea parlamentare Nato a Tirana

di Giacomo Dolzani –

Nato_pa_logo1Si è conclusa l’Assemblea parlamentare della Nato, tenutasi a Tirana, capitale albanese, cominciata il 27 maggio scorso, dove le rappresentanze dei parlamenti dei 28 stati membri si sono incontrati per discutere questioni relative all’allargamento dell’Alleanza, sulle politiche da adottare in futuro e su questioni concernenti la sicurezza internazionale.
Uno degli argomenti principali, dato anche il luogo in cui si è tenuto l’evento, è stata la situazione nei Balcani occidentali e la vicina integrazione del Montenegro tra i paesi Nato, fatto che ha portato tutti i partecipanti a congratularsi con Milo Djukanovic, premier montenegrino, e con il suo governo filo-occidentale, che hanno traghettato il paese in questo percorso di integrazione, nonostante la popolazione, espressasi nel 2009 tramite un referendum, fosse contraria a questa scelta.
Michael Turner, presidente dell’Assemblea, in un passaggio del suo intervento ha lodato il lavoro di Nato ed Unione Europea per “mantenere la sicurezza e la stabilità nella regione dei Balcani, provata da una lunga guerra”; parole di circostanza che non ricordano la notevole azione di destabilizzazione portata avanti dall’occidente nei confronti della Jugoslavia, anche con finanziamenti occulti a croati e musulmani, per provocarne la dissoluzione, politiche alle quali si aggiunge il supporto economico e militare ai miliziani dell’Uck in Kosovo per favorire lo smembramento della Serbia, ultimo paese di rilievo alleato della Russia nella regione.
Turner ha infatti sottolineato in seguito le “politiche aggressive di Mosca nella penisola balcanica, al fine di dividerci e convincere le singole nazioni a lavorare contro di noi”; parole alle quali ha fatto eco il vice segretario generale della Nato Alexander Vershbow, il quale ha affermato che “l’unico modo per garantire stabilità alla regione è integrare quanti più stati possibile nell’Alleanza”, riferendosi in particolare alla Macedonia, ma ribadendo comunque il suo apprezzamento per quei paesi come Austria, Finlandia, Svezia ma anche Serbia che, nonostante non siano membri effettivi dell’organizzazione, partecipano alle sue iniziative all’estero con contingenti militari o fornendo personale.
In vista del prossimo vertice Nato a Varsavia, che si terrà nel luglio prossimo, è stato approvato dall’Assemblea un documento di pieno sostegno alle politiche messe in atto dalla Bosnia ed Erzegovina nel Piano d’azione per l’adesione (Map), che dovrebbe portarla, in futuro, a diventare membro a pieno titolo dell’Alleanza.

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