America Latina. Nel 2023 crescita oltre le attese, ma non basta

di Paolo Menchi

In un report pubblicato in questi giorni la Banca Mondiale ha corretto le previsioni di crescita per l’America Latina, aumentando il tasso atteso dal 1,4% al 2%.
Ad inizio 2023 il dato era stato stimato in 1,7% poi abbassato ad 1,4%.
Povertà e disoccupazione sono diminuite e tornate ai livelli di prima della pandemia, il tasso di inflazione medio, se si escludono Argentina e Venezuela, si attesta al 4,4% , mentre per il 2024 e il 2025 la crescita è stimata ancora in aumento, rispettivamente del 2,3% e del 2,6%.
Nonostante le apparenze questi dati sono solo in parte una buona notizia. Infatti, secondo l’organismo internazionale, la crescita non è ancora sufficiente per ridurre la povertà e creare nuovi posti di lavoro e segnala come siano fondamentali gli investimenti sia nel settore pubblico che in quello privato, indicando la via della digitalizzazione come un importante mezzo per dare una scossa positiva all’economia.
L’economista che segue per il Banco Mondiale la regione latino-americana, Wiliam Mahoney ha dichiarato che gli investimenti nei processi di digitalizzazione potrebbero stimolare nuovi settori e creare nuovi posti di lavoro, offrire nuove aree di commercio ed aumentare l’efficienza, la qualità e l’inclusione dei programmi governativi che vanno dall’educazione fino all’estensione delle zone agricole coltivate in regioni rurali remote.
Mahoney ha anche precisato che la strada della digitalizzazione deve essere accompagnata da politiche parallele per ridurre le attuali disuguaglianze, tramite progetti finanziari e di istruzione affinché l’accesso alla digitalizzazione non resti relegato ad una piccola minoranza della popolazione.