Ansa, 18 feb 13 –
Si sono aperti oggi in Armenia alle 08.00 locali (le 05.00 in Italia) i seggi per le elezioni presidenziali, che vedono largamente favorito per un secondo mandato di cinque anni il capo dello Stato uscente Serzh Sarkisian, 59 anni, accreditato dai sondaggi di oltre il 60% delle preferenze. Nella corsa elettorale, vista come un test democratico dopo le violenze di quella del 2008, vi sono altri sei candidati: quello piu’ noto e’ Raffi Hovannisian, 53 anni, ex ministro degli esteri ed ora leader del partito di opposizione Eredita’ (culturale, ndr), dato dai sondaggi tra l’11% e il 20%. Tutti gli altri potrebbero non superare il 5%, compreso l’outsider Paruyr Hayrikyan, 63 anni, leader dell’Unione nazionale per l’autodeterminazione, che e’ stato ferito in un attentato il 31 gennaio scorso a Ierevan vicino alla sua abitazione. Con una popolazione di soli 3,2 milioni di persone, l’ex repubblica sovietica caucasica, rimasta fedele alleata di Mosca (che qui ha una base militare), ha relazioni tese sia con l’Azerbaigian, per l’enclave armena del Nagorno-Karabakh, sia con la Turchia, per il rifiuto di Ankara di riconoscere come genocidio l’uccisione degli armeni nella Turchia ottomana durante la prima guerra mondiale. Nel 2012 l’economia armena ha registrato una crescita record del 7%, ma il salario mensile e’ ancora fermo a circa 300 euro, la disoccupazione e’ al 16% e oltre il 30% della popolazione vive sotto la soglia della poverta’.
