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Dall’apposita Organizzazione delle Nazioni Unite si è appreso che il tasso dei bambini sfruttati nel mondo del lavoro è sceso dal 2000 ad oggi di un terzo, ovvero da 246 mln a 168 mln, ed in particolare, per quanto riguarda i lavori pericolosi, da 171 a 85 mln: dell’importante dato se ne discuterà il prossimo mese a Brasilia, ed il direttore generale dell’Organizzazione, Guy Ryder, ha affermato che “Ci stiamo muovendo nella giusta direzione, ma il progresso è ancora lento”. “Abbiamo bisogno di una sostanziale intensificazione degli sforzi a questo livello – ha aggiunto -, ci sono 168 milioni di buone ragioni per farlo”.
L’11% dei bambini risulta così ancora lavorare invece di andare a scuola e la metà di essi è sfruttato in lavori pericolosi per la propria salute e la propria sicurezza.
L’obiettivo principale che si è posto l’Organizzazione è quello di fare in modo che per il 2016 non vi siano più bambini che svolgono mansioni pericolose.
