Bangladesh. Voci di sanzioni dagli Usa in vista delle elezioni

di Alberto Galvi –

Il Bangladesh sta affrontando una nuova crisi a causa delle sanzioni economiche in arrivo dagli Stati Uniti. Tali preoccupazioni sono emerse quando un importante fornitore di abbigliamento negli Stati Uniti è stato avvertito delle sanzioni in una lettera di credito da parte di un acquirente di abbigliamento straniero.
La minaccia di sanzioni è emersa con l’annuncio per il 7 gennaio 2024 delle elezioni nazionali, e in quelle che probabilmente saranno un altro voto apparentemente unilaterale. L’industria del settore del RMG (abbigliamento confezionato) del Bangladesh, sta affrontando una nuova fase difficile, e qualsiasi sanzione sull’industria RMG metterebbe a dura prova la sua economia già assediata.
Se la clausola entrasse in vigore, il produttore di abbigliamento in Bangladesh probabilmente subirebbe ingenti perdite poiché l’acquirente non sarebbe tenuto a effettuare alcun pagamento per gli ordini effettuati presso quel produttore di abbigliamento. Tale sanzione economica non può essere imposta soprattutto al settore dell’abbigliamento, poiché è un settore pienamente conforme e rispetta tutte le norme internazionali del lavoro.
Tra meno di tre settimane si terranno le elezioni nazionali del Bangladesh. I funzionari statunitensi hanno continuato a insistere con il governo del Bangladesh sulla necessità di creare un ambiente favorevole alle elezioni. Il governo del Bangladesh ha criticato le dichiarazioni degli Stati Uniti che sottolineano l’importanza di elezioni libere, giuste e inclusive in quanto ingerenze nella politica interna.
Negli ultimi mesi i partiti di opposizione hanno organizzato proteste per le strade contro la richiesta di insediare un governo provvisorio neutrale in tempo di elezioni. L’attuale crisi politica ha contribuito a diffondere l’idea diffusa che l’industria bengalese delle confezioni potrebbe subire delle sanzioni.