BULGARIA. Scontri dopo proteste per aumenti bollette, 11 feriti

TMNews, 19 feb 13 –

Undici persone, tra cui cinque poliziotti, sono rimaste ferite stanotte a Sofia negli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, dopo una dimostrazione contro il governo bulgaro degenerata in atti di vandalismo e saccheggi. L’ultima ondata di proteste contro l’esecutivo di Boyko Borisov, scatenata dai forti aumenti delle bollette elettriche, ha portato in piazza migliaia di persone anche il altre città del Paese più povero dell’Unione europea. “Cinque agenti e sei manifestanti hanno avuto necessità di cure mediche, ma nessuno è grave” ha detto il capo della polizia di Sofia Valery Yordanov alla radio pubblica BNR stamani. Undici persone sono state arrestate per teppismo e atti vandalici, ha aggiunto, al temine di una protesta in cui la folla, stimata dai media in 1.500-2.000 persone, ha lanciato pietre contro gli edifici del parlamento a Sofia. Per disperdere i manifestanti, che hanno lasciato l’area circostante il parlamento, occupando le strade del centro per parecchie ore, è intervenuta la polizia antisommossa con manganelli e scudi. La televisione pubblica BNT ha mostrato la gli agenti mentre inseguono e picchiano un drappello di manifestanti, sullo sfondo di vetrine rotte e bidoni dell’immondizia rovesciati. Danneggiate anche sei auto della polizia, secondo el forze dell’ordine.
La rete tv Nova riferisce che nella città di Plovdiv, nel sud della Bulgaria, i dimostranti hanno dato fuoco a quattro veicoli appartenenti all’utility austriaca EVN, che insieme alla ceca CEZ e ad Energo-Pro, ha deciso l’aumento delle bollette della luce. Domenica decine di migliaia di persone sono scese in piazza, convincendo Borisov a licenziare il ministro delle Finanze Simeon Djankov, uomo di punta dell’impopolare politica e politica di austerità del governo. “Sta emergendo una situazione rivoluzionaria” ha detto l’analista Evgeny Daynov a Nova tv. “La gente respinge l’idea di essere governata da un gruppo di monopolisti e oligarchi”. Intanto i socialisti all’opposizione hanno chiesto elezioni anticipate. “Domani il premier parlerà e la cosa migliore che potrebbe fare è dimettersi” ha detto il deputato socialista Angel Naydenov, in vista del voto parlamentare di domani sul rimpasto di governo che ha sancito l’uscita di scena di Djankov. Le elezioni politiche in Bulgaria sono in programma a luglio.