Brasile. Comunali: Bolsonaro e il PT di Lula sono gli sconfitti ai ballottaggi

di Alberto Galvi

I brasiliani si sono recati alle urne per i ballottaggi delel elezioni comunali: hanno votato per i sindaci e i consigli comunali di 57 comuni, tra cui San Paolo e Rio de Janeiro, le due città più popolose del Paese.
Il primo turno delle votazioni, il 15 novembre scorso, ha coinvolto circa 500mila candidati ai consigli comunali e 19mila candidati sindaco in più di 5.570 comuni. Questa è stata la prima volta che i brasiliani sono andati alle urne da quando il presidente di estrema destra Jair Bolsonaro è stato eletto nel 2018.
Al ballottaggio il presidente Jair Bolsonaro ha subito una clamorosa sconfitta, con solo cinque sindaci eletti di cui ha sostenuto personalmente le candidature e nessuno di loro nelle città più importanti.
Bolsonaro emerge indebolito e dovrà imparare che non si può fare politica senza un partito, in quanto non solo non è stato in grado di aiutare coloro che ha sostenuto, ma in alcuni casi ha contribuito alla loro caduta.
Inoltre neppure la sinistra che emerge da queste elezioni è in qualche modo diversa da quella che ha governato il Brasile per più di un decennio sotto il PT (Partido dos Trabalhadores) dell’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva. Il PT è il più grande partito di sinistra del Paese, ma i suoi numeri si sono ridotti drasticamente. Per la prima volta dal 1985 questo partito politico non governerà nessuna delle capitali brasiliane e ha perso le due capitali che ha conteso ad altre forze politiche, Recife e Vitoria, nel nord-est del Paese.
La candidata Manuela D’Avila del PCB (Partido Comunista Brasileiro) ha perso a favore del candidato centrista Sebastiao Melo nella città meridionale di Porto Alegre. Nella città nord-orientale di Recife, Joao Campos del partito PSB (Partido Socialista Brasileiro) ha sconfitto Marilia Arraes del PT. Il PSB ha conquistato anche la città di Pernambuco. Il partito PSOL (Partido Socialismo e Liberdade) ha ottenuto il sindaco di Belén, mentre il PDT (Partido Democrático Trabalhista) ha conquistato due città.
La peggior sconfitta del presidente brasiliano è arrivata nella sua città natale, Rio de Janeiro, dove il sindaco Marcelo Crivella ha perso contro il candidato di centrodestra, Eduardo Paes. Un’altra grande sconfitta per Bolsonaro è arrivata a Fortaleza, la quinta città più popolosa del Brasile, dove il candidato di centrosinistra Sarto Nogueira ha superato Wagner Gomes.
Bolsonaro è rimasto senza partito dopo aver lasciato lo scorso anno il PSL (Partido Social Liberal) a causa delle divergenze con i suoi leader. Bolsonaro, che dovrà sceglierne un altro per candidarsi nel 2022. I candidati appoggiati dal presidente hanno vinto nelle città di Vitoria e di Rio Branco.