Brasile. Corruzione: salta anche il presidente della Camera Eduardo Cunha

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Cunha eduardoLa classe politica brasiliana continua ad essere falciata dalla magistratura, segno di un livello di corruzione giunto a livelli esorbitanti: dopo Dilma Rousseff, verso la quale la Camera ha dato il via libera al processo di impeatchment per aver truccato i conti dello Stato a fini elettorali (ma anche per essere rimasta impigliata nell’affaire Petrobras), oggi è la volta del presidente della Camera, Eduardo Cunha.
La Corte suprema federale ha infatti disposto la rimozione di Cunha dalla carica di parlamentare e, di conseguenza, da quello di presidente della Camera, in quanto anche lui è stato accusato di corruzione per essersi intascato tangenti da 5 milioni di dollari al fine di ostacolare l’indagine su Petrobras, la società petrolifera statale. Nella fattispecie il suo nome figura dell’inchiesta denominata Lava Jato (Autolavaggio).
Tuttavia è stato appurato di recente che almeno il 30 per cento dei deputati brasiliani ha alle spalle condanne di corruzione o è inquisito per tale motivo.
Proprio Cunha, acerrimo nemico della Rousseff, aveva guidato la procedura di impeatchment alla Camera contro di lei.