di Giacomo Dolzani –
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha oggi declassato nuovamente il debito del Brasile; il giudizio è infatti passato dal BBB- precedente, un valore già di per sé basso, a BB+ con outlook negativo, ossia non vengono esclusi ulteriori abbassamenti dell’affidabilità del paese nel prossimo futuro.
I titoli di stato brasiliani, nonostante gli sforzi del governo del presidente Dilma Rousseff, diventano quindi quasi carta straccia; Brasilia, nel tentativo di evitare questo ulteriore declassamento aveva infatti approvato forti misure di austerità, con ingenti tagli al bilancio. Il paese sudamericano, dopo anni di quella che sembrava una crescita inarrestabile, che avrebbe dovuto tramutarlo in una potenza mondiale, è però da oltre un mese entrato in recessione, complicando ulteriormente la posizione della Rousseff, la cui popolarità aveva già subito un forte calo in seguito allo scandalo Petrobras, che ha visto il suo esecutivo coinvolto in un giro di tangenti ed affari illeciti.
Il ministro della Pianificazione brasiliano, Nelson Barbosa, nonostante la difficile situazione ha però affermato che il governo ha già in programma misure che dovrebbero rimettere in moto l’economia ed appianare il disavanzo statale, garantendo che il Brasile manterrà i suoi impegni con i creditori.
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