Brexit. Per Corbyn solo i laburisti potranno raggiungere un accordo con l’Ue

di Elisabetta Corsi

Ora anche il partito laburista si esprime sulla Brexit ipotizzando un nuovo referendum, rilanciato da Jeremy Corbyn il quale però ha garantito che seguirà le direttive del partito. Questa idea potrebbe concretizzarsi nel caso che il piano per l’uscita dall’Ue della premier Theresa May non venga approvato dal parlamento. La speranza dei laburisti rimane ovviamente quella delle elezioni anticipate e quindi di tentare di scalzare l’inquilino attuale da Downing Street.
Il leader dei laburisti, Jeremy Corbin, si è incontrato con Michael Barnier, il negoziatore dell’Ue. In questo incontro ha espresso i suoi punti di vista sul piano della May, ma ha precisato che non si è trattato di un negoziato bensì di un semplice scambio di opinioni in quanto lui rappresenta l’opposizione e non si trova al governo. H poi precisato che “Scontrarsi con l’Europa senza un accordo può essere un disastro per l’intera nazione”, e che “Questo è il motivo per cui ci siamo incontrati ufficialmente, ed è urgente fare tutto il possibile per scongiurare un ‘non accordo’, che danneggerebbe gli standard lavorativi e di vita nell’Unione Europea e nel Regno Unito”.
Certo è che il partito laburista e Corbyn non vogliono arrivare a una Brexit senza accordi, ma in ogni caso non accetteranno mai il piano di Chequers della May e quindi voteranno contro. Anche perché non prevede l’unione doganale da loro auspicata.
In ogni caso se non si arriverà all’accordo i laburisti sono pronti a spingere per le elezioni anticipate. Corbyn al congresso del partito ha detto che “Se entro maggio si chiude un accordo che includa un’unione doganale e nessun confine rigido in Irlanda, che protegga i posti di lavoro, i diritti dei lavoratori e gli standard ambientali e di consumo, allora sosterremo quell’accordo ragionevole, un accordo in grado di ottenere l’appoggio di imprese e sindacati. Ma se non si riesce a negoziare e raggiungere quell’accordo, allora si deve fare spazio a un partito che può farlo e che lo farà”.
Ad un eventuale accordo con le condizioni dettate dai laburisti la premier ha risposto picche e ha fatto sapere l’intenzione di proseguire sulla sua strada..
Nell’Irlanda del Nord c’è il probabile rischio che in caso di mancato negoziato venga a mancare l’elettricità, cioè un vero e proprio blackout e un aumento dei prezzi della bolletta se non un collasso delle compagnie che la distribuiscono dal momento che l’Irlanda del Nord ha un mercato elettrico in comune con l’Irlanda, che senza un accordo verrebbe meno.

Nella seconda foto: Jeremy Corbyn.