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Al Consiglio europeo la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha riportato gli insuccessi nelle trattative con la Gran Bretagna per scongiurare il No Deal, l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue senza accordo.
I numerosi incontri de visu e virtuali tra i negoziatori e la controparte britannica, tra cui quello di due giorni fa tra von der Leyen e il premier britannico Boris Johnson, non hanno permesso di superare i tre scogli della parità di condizioni rispetto alle norme di concorrenza e sui mercati; del capitolo sulla pesca, per cui Londra vorrebbe interdire le proprie acque ai pescherecci europei mentre Bruxelles vorrebbe la permanenza delle condizioni attuali; della questione degli aiuti di Stato alle aziende, che comporterebbe una concorrenza sleale nei confronti dei produttori e dei mercati europei.
La presidente della Commissione ha spiegato che “dobbiamo essere preparati anche alla possibilità che non ci sia alcun accordo in vigore il primo gennaio prossimo”, per cui “stiamo pensando a misure contingenti da introdurre di conseguenza”, e già si pensa ad un accordo fuori tempo massimo se non altro per garantire la circolazione delle merci.
Anche per il premier britannico il No Deal è “molto, ma molto probabile”, auspicando tuttavia che Bruxelles cambi posizione producendo “una grande offerta”. “Tuttavia – ha precisato – anche senza accordo il futuro della Gran Bretagna sarà meraviglioso”.
