BRI. Cina e Pakistan hanno concordato di rafforzare la cooperazione nell’ambito della Via della seta

di Alberto Galvi

Il premier cinese Li Qiang e il suo omologo pakistano Anwar-ul-Haq Kakar hanno concordato di rafforzare la cooperazione nell’ambito della BRI (Belt and Road Initiative) di Pechino sottoscrivendo un accordo chiave volto alla costruzione di un progetto ferroviario multimiliardario. L’incontro è avvenuto a margine del Belt and Road Forum ospitato da Pechino, ma sono stati nell’occasione firmati numerosi memorandum d’intesa e accordi nell’ambito del CPEC (Corridoio Economico Cina-Pakistan).
Delegati provenienti da oltre 140 paesi e oltre 30 organizzazioni internazionali si sono riuniti nella capitale cinese per discutere ed esaminare i risultati della cooperazione BRI.
Il CPEC è un progetto faro nell’ambito della BRI. Si prevede che porterà più di 65 miliardi di dollari in investimenti cinesi nello sviluppo di strade, ferrovie, energia e altre infrastrutture in Pakistan per migliorare le rotte commerciali regionali terrestri e marittime. Si prevede che il progetto durerà 16 anni. Cittadini cinesi che lavorano su progetti CPEC sono stati oggetto di attacchi mortali in Pakistan. Pechino ha esercitato pressioni su Islamabad affinché garantisse la sicurezza dei suoi cittadini.
La Cina, grazie agli investimenti CPEC, ha costruito e reso operativo il porto di Gwadar, che di trova vicino allo Stretto di Hormuz, una rotta cruciale per la spedizione del petrolio dal Mar Persico. Il nuovo aeroporto internazionale che la Cina sta costruendo a Gwadar sarà presto inaugurato, trasformandolo in un hub per il commercio e la connettività regionale. Il CPEC sta costruendo zone industriali per attrarre investitori locali e cinesi, consentendo al Pakistan, a corto di liquidità, di aumentare le sue esportazioni e aumentare le sue riserve di valuta estera.
La BRI mira a migliorare la connettività e l’integrazione tra regioni e settori, come infrastrutture, commercio, finanza, politica, cultura e persone, creando una piattaforma per il dialogo, la collaborazione e il vantaggio reciproco tra più di 150 paesi e organizzazioni internazionali.