Cina e Russia sempre più unite

di Shorsh Surme

Il presidente cinese Xi Jinping, che si presenta come amico di Vladimir Putin, potrebbe essere l’unica persona al mondo ad avere una reale possibilità di influenza sul presidente russo. Il mandato di arresto per Putin, emesso dal Tribunale penale internazionale, non ha impedito di visitarlo a Mosca. Ma ancor più la Cina, la seconda economia più importante al mondo, non ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina, a differenza dell’occidente che ha imposto rigide sanzioni alla Russia. Ne consegue che il mercato tra i due paesi è in continua crescita, +34% nel 2022, ed oggi è quasi a 200 miliardi di dollari.

Rompere il dominio dell’occidente come obiettivo comune.
“In effetti, la brutale guerra aggressiva russa non è nell’interesse della Cina, poiché interrompe la ripresa economica dopo la crisi pandemica”, ha affermato Henning Hove, direttore esecutivo della versione inglese del DW, Rivista internazionale di politica. “Dato il corso della guerra, Pechino è minacciata di essere dalla parte perdente. Ma la Cina sta cercando di raccogliere i suoi benefici economici dalla guerra e dalle sue conseguenze”. Ad esempio, acquistando petrolio e gas dalla Russia a un prezzo più economico.
D’altra parte la Cina può aumentare le sue esportazioni in Russia in un momento in cui le relazioni commerciali con l’occidente sono diventate più difficili. Gli Stati Uniti sospettano che tra le esportazioni di beni ad uso civile ve ne siano anche per l’impiego militare.
Di conseguenza la Russia è diventata sempre più dipendente dalla Cina, la quale tuttavia ha bisogno della Russia come partner per imporre un sistema globale senza dominio occidentale. Pertanto, dal punto di vista cinese, la Russia non dovrebbe perdere la guerra.