Cipro. Il Disy vince le elezioni

di Alberto Galvi –

Alle elezioni parlamentari di Cipro, tenute il 30 maggio scorso, il DISY (Democratic Rally), formazione di centrodestra che deteneva il maggior numero di seggi del precedente parlamento, ha ottenuto la maggioranza relativa con il 27,77% dei voti, mentre al secondo posto, con il 22,37%, si sono posizionati i comunisti di AKEL (Progressive Party of the Working People). Entrambi i partiti hanno perso rispettivamente il 2,9% e il 3,3% delle preferenze rispetto alle precedenti elezioni.
Il partito di estrema destra ELAM (National Popular Front) ha ottenuto il 6,78%, con un incremento del 3%, superando il partito socialista EDEK (Movement of Social Democrats) con un margine di circa 200 voti; i centristi del DIPA (Democratic Front) si sono invece fermati al 6,1%.
Dei 558.000 aventi diritto al voto solo il 66% si è presentato alle urne, con un calo di un punto percentuale rispetto alla scorsa tornata.
Tra i temi più dibattuti in campagna elettorale c’è stata la gestione della pandemia di Covid-19 e l’auspicata ripresa economica. Sulla questione immigrazione il governo cipriota insiste invece sul fatto di non poter più ricevere altri migranti e che gran parte di quelli presenti sull’isola dovranno essere accolti da altri paesi.
La vittoria del DISY, partito che componeva la maggioranza uscente, ha però scatenato le critiche delle formazioni sconfitte, che hanno accusato il governo di irregolarità, in quanto avrebbe utilizzato fondi pubblici per finanziare la campagna elettorale delle formazioni ad esso alleate, falsando in parte il risultato delle consultazioni.