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Lunedì 13 maggio papa Francesco riceverà il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, il quale chiederà al pontefice il sostegno spirituale nel processo di pacificazione in atto fra le Farc ed il governo di Bogotà.
Intervistato dall’Ansa, Santos ha dichiarato che “I colombiani stanno facendo un immenso sforzo per porre fine ad un conflitto armato che va avanti ormai da mezzo secolo. Le preghiere e parole del Papa rappresentano un sostegno che apprezziamo immensamente, così come l’opera di conciliazione promossa dal Vaticano”.
Il presidente colombiano ha inoltre spiegato che il Vaticano “è sempre stato disposto a collaborare” perché fra i contendenti si arrivi ad un accordo di pace; da quasi un anno, seppure con alternanza, sono in corso trattative a Cuba per arrivare ad un accordo che metta fine al sanguinoso conflitto che dal 1964 ad oggi, cioè da quando sono state fondate le Forze armate rivoluzionarie colombiane (di stampo comunista-bolivariano) ha causato oltre 300mila vittime.
Per quanto il processo di pace debba avere le caratteristiche di essere “serio, degno, realista”, come ha ricordato Santos, rimane assai “complesso, visto che richiede pazienza e a attenzione, ma che avviene in condizioni molto diverse dai tentativi fatti in passato. La guerriglia sta iniziando a capire che è possibile cambiare le pallottole per i voti”.
