Colombia. Elezioni presidenziali: l’ELN ha annunciato un cessate-il-fuoco unilaterale di 10 giorni

di Alberto Galvi

A partire dalla prossima settimana il gruppo ribelle dell’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale) della Colombia ha annunciato un cessate-il-fuoco unilaterale di 10 giorni per consentire lo svolgimento delle elezioni nella nazione sudamericana. La tregua durerà dal 25 maggio al 3 giugno. L’ELN ha affermato di aver preso la decisione nel proprio interesse, riservandosi tuttavia il diritto di difendersi dagli attacchi nemici.
I colombiani si recheranno alle urne il prossimo 29 maggio per eleggere il nuovo presidente che guiderà il Paese fino al 2026. La tregua copre il primo turno delle elezioni presidenziali, ma probabilmente si protrarrà per il secondo turno che segnerà la successione del presidente Iván Duque.
Il candidato di sinistra Gustavo Petro e il candidato del centrodestra Federico Gutierrez sono i favoriti, ma se nessuno dei candidati otterrà più del 50 per cento dei voti al primo turno, si svolgerà una seconda votazione il 19 giugno.
Il governo colombiano ha tuttavia ribattuto che saranno le forze di sicurezza dello Stato a garantire il corretto svolgimento delle elezioni presidenziali e non il cessate-il-fuoco dell’ELN.
Le opinioni tra i candidati alla presidenza sono differenti. Gustavo Petro propone di riprendere i colloqui con i guerriglieri per convincerli a costituirsi in maniera collettiva alla giustizia.
Il candidato Federico Gutiérrez ha chiesto all’ELN di smettere con il traffico di droga, i rapimenti e gli attacchi alla popolazione civile e alla polizia. Il candidato indipendente Rodolfo Hernández propone all’ELN di aderire agli accordi di pace già firmati nel 2016 tra lo Stato e le ex FARC-EP (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo).
L’ELN dichiara regolarmente il cessate-il-fuoco per facilitare il voto in Colombia, l’ultima volta è stato fatto a marzo, durante le elezioni legislative e le primarie presidenziali. Il governo non ha commentato l’ultima tregua, ma in precedenza ha etichettato tali mosse come tentativi di influenzare le elezioni.
L’ELN è il più grande gruppo armato rimasto nel paese, dopo che le FARC-EP hanno firmato un accordo di pace con il governo nel 2016. Era stato l’ex presidente Juan Manuel Santos ad avviare con l’ELN i negoziati per raggiungere un accordo di pace, ma Duque ha posto fine alle discussioni nel 2019 a seguito di un attentato con un’autobomba che ha ucciso almeno 20 persone.
L’ELN è in gran parte finanziato attraverso il traffico di droga e può contare su circa 2.500 combattenti e un’ampia rete di supporto nei centri urbani, principalmente al confine con il Venezuela e lungo la costa del Pacifico. L’ELN è stato costituito nel 1964.