Colombia. Il governo e l’ELN hanno annunciato il ripristino dei colloqui di pace sospesi nel 2018

di Alberto Galvi –

Il governo colombiano e il gruppo ribelle di sinistra dell’ELN (Ejército de Liberación Nacional) hanno annunciato che ripristineranno i colloqui di pace sospesi nel 2018. Si ritiene che il gruppo conti circa 4mila combattenti in Colombia ed che sia presente anche in Venezuela, dove gestisce miniere d’oro illegali e rotte del traffico di droga.
L’ELN è stato fondato nel 1964 da sacerdoti cattolici radicali, che sono rimasti a Cuba dopo che i precedenti colloqui, iniziati sotto il governo dell’ex presidente colombiano Juan Manuel Santos, erano stati sospesi nel 2019. L’ELN è diventato il più grande gruppo armato rimasto attivo in Colombia a seguito di un accordo di pace del 2016 tra il governo colombiano e le FARC-EP (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejercito del Pueblo). Nell’accordo di pace del 2016 con le FARC-EP, la Colombia ha concesso al gruppo ribelle 10 seggi al congresso della nazione e la possibilità di formare un proprio partito politico.
I colloqui tra l’ELN e il governo di Santos sono iniziati in Ecuador nel 2016, per poi trasferirsi a Cuba, ma sono stati annullati dal successore Iván Duque in quanto l’ELN si è rifiutato di fermare le ostilità. L’accordo è stato firmato in una dichiarazione lo scorso 4 ottobre dai comandanti dell’ELN Antonio Garcia e Pablo Beltran, nonché dall’Alto commissario per la pace del paese, Danilo Rueda.
In questa dichiarazione Norvegia, Venezuela e Cuba sarebbero stati garanti dei colloqui, mentre la partecipazione di gruppi della società civile sarebbe stata essenziale per il successo dei colloqui di pace. Rueda si era recato a Cuba per incontrare i rappresentanti dell’ELN all’Avana pochi giorni dopo l’insediamento in agosto di Gustavo Petro come presidente della Colombia.
Le delegazioni del governo colombiano e dell’ELN riprenderanno i negoziati in novembre.