Nazioni del Pacifico. Firmati con gli Usa accordi per una nuova era di cooperazione

di Alberto Galvi

In un vertice di due giorni a Washington gli Stati Uniti e le nazioni insulari del Pacifico hanno firmato accordi per una nuova era di cooperazione, facendo del cambiamento climatico la priorità assoluta. La Dichiarazione sul partenariato Usa-Pacifico, sottoscritta da Isole Cook, Stati Federati di Micronesia, Fiji, Repubblica delle Isole Marshall, Samoa, Isole Salomone, Tonga, Polinesia Francese, Nauru, Nuova Caledonia, Palau, Papua Nuova Guinea, Tuvalu e Vanuatu è arrivata al termine, cinque mesi dopo che un accordo di sicurezza tra le Isole Salomone e la Cina aveva sollevato preoccupazione per la crescente influenza di Pechino nella regione.
La dichiarazione in 11 punti include un impegno per lo sviluppo economico e infrastrutturale, il rafforzamento della cooperazione regionale, la sicurezza marittima e l’uso sostenibile dell’oceano. Interessa anche le preoccupazioni ambientali e di salute pubblica degli abitanti delle Isole Marshall, in seguito ai test atomici statunitensi che sono stati effettuati dal 1946 al 1958.
Di particolare interesse per le isole del Pacifico è stato l’impegno esplicito ad affrontare il cambiamento climatico. Quando i leader si sono riuniti a Washington, gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero investito più di 810 milioni di dollari su questo tema, cifra che si aggiunge agli 1,5 miliardi di dollari forniti nell’ultimo decennio. La rinnovata generosità degli Stati Uniti è stata ampiamente accolta con favore, dopo che per anni è stata criticata per aver trascurato la regione sulle questioni climatiche.
La concorrenza con la Cina è stato uno dei punti fondamentali trattati nel vertice, come lo è stato la scorsa settimana con le controparti di Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Regno Unito, Canada e Germania per l’incontro Partners in the Blue Pacific, ospitato dal segretario di Stato americano Antony Blinken.
La questione più spinosa rimasta irrisolta al vertice sul partenariato Usa-Pacifico è la rinegoziazione dei Patti di Libera Associazione con gli Stati Federati di Micronesia, Isole Marshall e Palau. I patti scadranno nel 2023 per le Isole Marshall e la Micronesia, e nel 2024 per Palau.
I patti di Libera Associazione con gli Stati Federati di Micronesia, Isole Marshall e Palau sono stati originariamente negoziati sull’indipendenza di quei paesi dal Territorio fiduciario del Pacifico amministrato dagli Stati Uniti.
Gli Stati Federati di Micronesia, Isole Marshall e Palau ricevono dagli Stati Uniti armi e soldati per la difesa nazionale, assistenza finanziaria, vari servizi governativi e consentono ai loro cittadini di vivere e lavorare liberamente negli Stati Uniti. In cambio gli Stati Uniti ricevono dai tre paesi l’accesso militare esclusivo alle loro acque e al loro spazio aereo.