Colombia. Migranti: la giungla un’autostrada per il Panama, ma le insidie sono tante

di Alberto Galvi

La giungla tra Colombia e Panama è diventata una sorta di autostrada per le centinaia di migliaia di migranti provenienti da tutto il mondo, ma le insidie sono tante. Spinti dalla crisi economica, dalla repressione governativa e dalla violenza, i migranti che provengono dalla Cina e Haiti rischiano oggi tre giorni di fango profondo, fiumi impetuosi e banditi per raggiungere il Centromerica.
La gente del posto offre guide e facchini, ha allestito campeggi e punti di vendita per migranti, ma grazie alla criminalità organizzata colombiana più di 506mila migranti, quasi due terzi venezuelani, hanno attraversato la giungla del Darién, il doppio dei 248mila che avevano stabilito un record l’anno scorso.
Anche i migranti provenienti dalla Cina e da Haiti attraversano lo stesso percorso pieno di pericoli, spinti dalla crisi economica, dalla repressione governativa e dalla violenza.
Nel 2016 il numero dei migranti che avevano attraversato la giungla era solo di 30mila unità.