Colombia. Rapporto: aumentano violenze e minacce leader indigeni

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Proseguimento delle deportazioni e sfollamenti forzati (i cosiddetti desplazamientos). Crescenti minacce, attacchi verso i leader sociali e persino loro uccisione. Aumento della violenza politica. Continuzione del reclutamento forzato di minori. Queste le denunce della Missione di appoggio al processo di pace in Colombia dell’Organizzazione degli Stati americani (Mapp-Osa), che ha presentato ieri il 27mo rapporto semestrale, nel quale “conferma la preoccupazione per la continuità di gravi e impattanti azioni violente contro la popolazione civile, a causa della presenza e dell’azione di gruppi armati illegali che si disputano il controllo del territorio e i guadagni illeciti, come il narcotraffico”.
Il rapporto è il prodotto dell’osservazione di 1.600 missioni in 860 località del Paese. Viene segnalato che i desplazamientos riguardano le zone del Basso Cauca (dipartimento di Antioquia), Catatumbo (Norte de Santander), le coste pacifiche di Chocó e Nariño. I leader sociali sono minacciati e uccisi soprattutto nei dipartimenti di Antioquia, Arauca, Bolivar, Caquetß, Cauca, Chocó, Nariño e Norte de Santander. Gli altri allarmi riguardano le violenze verso gli indigeni e le violazioni dei loro diritti, mentre è stato osservato un forte aumento di violenza politica verso i candidati alle recenti elezioni regionali e comunali, soprattutto verso le donne.
Il rapporto tuttavia apprezza alcune azioni del Governo per proseguire nel consolidamento della pace, pure nella complessità in cui avviene tale processo.