di Alberto Galvi –
La Corea del Nord ha deciso di chiudere le missioni diplomatiche in Uganda, Angola e Spagna, nonché il suo consolato a Hong Kong. Queste scelte sono attribuite allla risposta del regime al rafforzamento delle sanzioni internazionali, che hanno interrotto le operazioni di guadagno delle sue missioni all’estero. Il governo di Pyongyang aprirà nuove missioni diplomatiche, ma non ha fornito dettagli.
La Corea del Nord ha relazioni diplomatiche con più di 150 paesi, ma gestisce solo 53 sedi diplomatiche all’estero. Stando alle accuse dei media occidentali, molte ambasciate nordcoreane sarebbero coinvolte nel contrabbando di armi, droga e beni di lusso, così come in altre attività commerciali illecite volte a guadagnare denaro per il loro governo economicamente isolato.
La Corea del Nord è esclusa da un’ampia gamma di attività commerciali globali in base alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adottate per la prima volta sul suo programma di armi nucleari nel 2006. La Corea del Nord ha deciso di chiudere alcune missioni diplomatiche perché ha incontrato difficoltà nel guadagnare valuta estera a causa delle sanzioni internazionali imposte sui suoi test nucleari e missilistici.
Con l’aumento della pressione delle sanzioni, la Corea del Nord ha ampliato i suoi legami economici in Africa, inviandovi lavoratori edili. Negli ultimi anni alcuni paesi africani, tra cui l’Angola, hanno adottato misure per rescindere i contratti con le imprese nordcoreane e hanno chiesto che i lavoratori nordcoreani se ne andassero al fine di rispettare le sanzioni delle Nazioni Unite.
I diplomatici nordcoreani all’estero sono stati collegati anche ad altre attività illecite come il traffico di lingotti d’oro, corni di avorio di rinoceronte, nonché riciclaggio di denaro, e per finanziare i costi operativi e trasferire in patria la valuta estera tanto necessaria.
Non è chiaro tuttavia come questi sviluppi possano aver influito sulla decisione della Corea del Nord di chiudere le sue ambasciate in Uganda e Angola. Alcuni osservatori sostengono che la misura potrebbe indicare problemi ancora più ampi dell’economia della Corea del Nord.
Per diversi anni la pressione delle sanzioni multilaterali sulla Corea del Nord è rimasta invariata. Questo perché Russia e Cina, i principali sostenitori internazionali della Corea del Nord, si sono rifiutate di sostenere ulteriori sanzioni al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.