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Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi si è recato oggi in Corea del Nord per consolidare la storica alleanza che si era di recente indebolita a seguito dei test nucleari, tanto che la Cina aveva votato al Consiglio di sicurezza dell’Onu a favore delle sanzioni.
La visita avviene dopo lo storico incontro tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in e il leader nordcoreano Kim Jong-un ed in vista del vertice di quest’ultimo con il presidente statunitense Donald Trump, ma anche dopo che Kim è stato a Pechino per incontrare il collega cinese Xi Jinping.
Wang ha incontro a Pyongyang il suo omologo Ri Hong-yo e il viceministro degli Esteri Ri Kil-song, e con loro ha discusso di denuclearizzazione e dei prossimi passi che Kim seguirà in tal senso.
Da Seul è invece intervenuto Moon per mettere ancora una volta le mani avanti affermando che il processo di denuclearizzazione della penisola coreana non implicherà il ritiro da parte di 33mila militari statunitensi dislocati lungo il confine, spiegando che “Le forze Usa in Corea (USFK) sono una questione che attiene l’alleanza Corea del Sud-Usa. Non ha nulla a che vedere con un trattato di pace”.
