Corea del Nord. Nuovo lancio di un missile, mentre a Pechino è in corso il Forum sulla Via della Seta

Guido Keller

Nonostante la tensione sia alle stelle, il governo nordcoreano ha provveduto ad un nuovo lancio di un missile balistico, questa volta non fallito al contrario dei due precedenti esplosi poco dopo il volo, probabilmente per le interferenze dei militari statunitensi nella comunicazione fra il vettore e la base.
Se non si è trattato di un missile intercontinentale poco ci è mancato, basti pensare che ha raggiunto un’altitudine di mille metri e si è inabissato a 700 km. di distanza, nel Mar del Giappone, ma secondo gli esperti avrebbe potuto volare anche per 4muila chilometri.
Il nuovo test è arrivato in un momento particolare, con le delegazioni di 27 paesi radunate a Pechino per il Forum sulla Nuova Via della Seta (per l’Italia presente il premier Paolo Gentiloni), le diplomazie di Usa e di Cina impegnate in una de-escalation proprio sul tema Corea del Nord e i rappresentanti di Pyongyang (Kim Yong-jae, ministro dell’Economia estera) e di Seul (Park Byeong-seug) che si sono visti a Pechino, a margine della convention.
Scontate, ma ormai un disco rotto, le proteste dei paesi vicini, dalla Corea del Sud al Giappone, il cui premier Shinzo Abe ha espresso una protesta formale, definendo l’atto “assolutamente inaccettabile”.
Il neo presidente sudcoreano Moon Jae-in, che nel suo programma ha messo la distensione e il dialogo con la Corea del Nord, ha convocato un vertice di emergenza del Consiglio di Sicurezza Nazionale ed ha affermato che il test “è una chiara violazione delle risoluzioni dell’Onu e una grave minaccia alla sicurezza regionale”.
Se il presidente cinese Xi Jinping, incontrando il presidente russo Vladimir Putin, ha ricordato che “Russia e Cina hanno sempre svolto un ruolo di equilibrio” per stabilità della regione, il presidente Usa Donald Trump, che a ridosso della Corea del nord ha mandato la portaerei Carl Vinson e che da sempre ha nel sud 28mila uomini, ha in qualche modo lamentato la poca collaborazione sul tema di Mosca, facendo notare “il missile è caduto più vicino alla Russia che al Giappone”.
Con una nota il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano ha affermato che “L’Italia esprime la propria più ferma condanna per il test di un missile balistico condotto nella notte dalla Corea del Nord. Il test rappresenta un’altra chiara violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il programma missilistico e nucleare nordcoreano costituisce una seria minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali, nonché al regime di non proliferazione globale.
La Corea del Nord deve immediatamente abbandonare lo sviluppo di tale programma e interrompere il cammino intrapreso di sfida della comunità internazionale e di auto-isolamento.
L’Italia continuerà a dare il proprio contributo a una reazione ferma e coesa della comunità internazionale”.